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420 capitolo settimo.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Piccolo Mondo Moderno (Fogazzaro).djvu{{padleft:442|3|0]]Maria dell’alba, l’inferma chiede che ore sono, chiede di vedere il cielo, dice alla sua mamma che ha dormito, che ha sognato di stare in paradiso con il suo Piero, con lei, con il suo papà, e anche, soggiunge sorridendo alla suora, con suor Eletta; che la mamma e suor Eletta erano tanto luminose ma Piero molto più ancora. La mamma dice “va là, va là„ con bonaria placidezza. Essa le risponde di prepararsi e che sarà presto presto e che n’è tanto contenta. La mamma tace, le campane suonano, suor Eletta apre un poco le imposte, l’inferma vede l’oriente imbiancarsi per lei l’ultima volta.


V.


Don Giuseppe celebrò la messa verso le cinque e mezzo. Il parroco del luogo raccontò poi, tutto edificato, che non aveva veduto alcuno celebrare con tanto fervore nella voce, con tanta pietà nel volto, con tanto profondi sospiri e aneliti, come quel vecchio prete forestiero. Pareva, diss’egli, che avesse la visione di Cristo! Dopo la messa, come lo ebbe aiutato a spogliarsi, lo lasciò.

Immerso nelle preghiere di ringraziamento, don Giuseppe non s’accorse che alcuno entrasse in sa-

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