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in luminae vitae. 425

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Piccolo Mondo Moderno (Fogazzaro).djvu{{padleft:447|3|0]]gran dono in serbo per Lei. Preghiamo e speriamo! E adesso andiamo a consolare quella poveretta, non è vero? Andiamo a dirle che le sue preghiere sono state esaudite!„

Piero si recò alle labbra una mano, riluttante, del vecchio: “Vada Lei, vada Lei„ rispose. “Glielo dica Lei, adesso!„

Il chierichetto entrò per avvertire don Giuseppe, a nome del parroco, ch’era vicina l’ora fissata per l’amministrazione dell’Olio Santo all’inferma. Piero uscì dalla sagrestia sentendo che don Giuseppe inclinava a prender le sue visioni per effetti di una sovreccitazione nervosa, per apparenze vane. Malgrado sè stesso, ne soffriva. Mentre don Giuseppe gli aveva esposte quelle considerazioni prudenti, aveva dubitato anche lui. Poi l’anima sua si venne lentamente componendo in una pace piena di certezza, come acque agitate posando poco a poco fermano in sè le immagini delle cose imminenti.

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