< Pagina:Piccolo Mondo Moderno (Fogazzaro).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

ab ovo. 39

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Piccolo Mondo Moderno (Fogazzaro).djvu{{padleft:61|3|0]]

E mise fuori l’altra cosa, non senza sussultare ancora, tratto tratto, di riso represso.

Un ambasciatore della stessa risma di coloro ch’eran venuti colla fascia sindacale in tasca, aveva picchiato all’uscio di Zaneto molto più segretamente e timidamente per averne aiuto a cavare quattrini dal genero in pro del giornale clericale. Zaneto riferì il messaggio con lo stesso umorismo di cui aveva lievemente condite, poco prima, le suppliche di quei tali clienti, aggiunse sale alla vivanda amara volendo renderla impossibile al palato, non tanto per una paterna cura de’ quattrini insidiati quanto per il desiderio che il giornale più inviso alla Prefettura non ricevesse aiuti da casa sua. “La parte mia„ conchiuse il vecchio diplomatico, “l’ho fatta„. E si alzò.

Maironi credette finito il colloquio, ma s’ingannava. Il suocero si accostò al suo letto, gli prese una mano, gli disse sottovoce, tutto mutato in viso: “senti„, represse a stento dei singhiozzi come prima aveva represso il riso e potè finalmente spiccicare queste due parole: “Quando vai?...„.

“Al solito„, rispose Piero, pure sottovoce. “Posdomani„.

“E credi che la vedrai?„

“Ma no, lo sai bene che da molto tempo il direttore non vuole più„.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.