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62 Luigi Pirandello

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Enrico IV

(rizzandosi).

No, è vero? Infamia! (Lo squadra un po’ e poi dice) Non ve ne credo capace. (Si avvicina al dottore e gli tira un po’ la manica ammiccando furbescamente). Sono «loro»! Sempre quelli, Monsignore!

Arialdo

(piano, con un sospiro, come per suggerire al dottore).

Eh, sì, i vescovi rapitori.

Dottore

(per sostenere la parte, volto ad Arialdo).

Quelli, eh già.... quelli....

Enrico IV

Nulla è bastato a costoro! — Un povero ragazzo, Monsignore.... Si passa il tempo, giocando — anche quando, senza saperlo, si è re. Sei anni avevo e mi rapirono a mia madre, e contro lei si servirono di me, ignaro, e contro i poteri stessi della Dinastia, profanando tutto, rubando, rubando; uno più ingordo dell’altro: Anno più di Stefano, Stefano più di Anno!

Landolfo

(sottovoce, persuasivo, per richiamarlo).

Maestà....

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