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X.
— Troppo, eh? — fece Antonio Pentàgora, col suo solito ghigno frigido, rassegato sulle labbra, e negli occhi uno sguardo di commiserazione per Niccolino.
— Vigliaccheria! — proruppe questi, furibondo.
— Si vergogni! Tutto il paese è pieno dello scandalo di jeri. Bella prodezza!
— E bravo Niccolino! — esclamò tranquillamente il padre. — Me ne congratulo davvero! Sentimenti nobili, generosi.... Bravo! Tienteli bene radicati, figliuolo mio, e vedrai col tempo come ramificheranno....
Niccolino scappò via fremendo, per non lasciarsi andare a qualche eccesso. Così pure era scappato via Rocco la sera avanti, dopo una lite violenta, durante la quale padre e figlio per poco non erano venuti alle mani.
Rimasto solo, Antonio Pentàgora scosse più volte il capo lentamente e sospirò:
— Poveri di spirito!
E rimase a lungo a pensare, col faccione sanguigno tutto raso, chino sul petto, gli occhi chiusi, le ciglia aggrottate.