< Pagina:Poemetti italiani, vol. V.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

Archinto in qualità di Maestro del vivente Cardinale ove restò finchè l’Imperadrice Maria Teresa lo destinò a presiedere a quella Ambrosiana Biblioteca: impiego che per xxii. anni coprì.

S’ignora la cagione per cui abbia rinunciato a quest’impiego: si sa per altro, che ottenuta la Prevostura della Chiesa Parrocchiale, ed insigne Collegiata di S. Bartolomeo di Trino, ne prese il possesso il primo di Settembre 1764., ed ivi pieno di anni, di meriti, e di gloria, morì li 2. Marzo 1782.

Ecco la lapide che ne fu apposta al sepolcro.


AETER. MEM

JO. AND. IRICI. AMBR. COL. D

HUJ. ECCL. PRAEP

DE. ECCL. PATRIA. ET. REP. LITERAR

OPT. MER.

QUI AN. 78. M. 5. D. 6. OB. D. 2. MART

1782.

SUC. EJ. HOC. AM. ARG. D. G

EOD. AN.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.