< Pagina:Poemi conviviali (1905).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
34 | le memnonidi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Poemi conviviali (1905).djvu{{padleft:54|3|0]]
e i miei cavalli fossero giovenchi,
che lustro il pelo, i passi hanno sbilenchi;
e ritrovassi, nell’uscir dal tetto,
per asta dalla lunga ombra, il pungetto;
e rimirassi, nell’uscir dal clatro,
per carro dal sonante asse, l’aratro:
l’aratro pio che cigola e lavora
nella penombra della nuova aurora! —
Diceva, e già nel cielo era appassita:
venne il Sole, e s’alzò l’urlo di guerra.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.