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XLVIII.
A TERENZIO MAMIANI
Come basti virtú, perché suprema
Ira e furor d’ingegni e pellegrino
Regno piú in fondo il nome italo prema,
4A contrastare il fato in cor latino,
Ben mostri or tu: che, mentre ignuda e scema
D’ogni loda e bel pregio a reo cammino
Torce la gente, in su l’etade estrema
8Sofo e vate d’Italia e cittadino
Vero pur sorgi, come a ’l secol bello
Quando a ’l valor natio spazio era dato
11D’addimostrarsi in generosi esempi.
O d’antica virtú gentile ostello
Petto latin, pur come suoli, al fato
14Dura, e di te nostro difetto adempi.
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