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juvenilia 131

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Crescean nel lieto strepito frequente
De le officine, gioventú severa,
Forte le membra, indomita ed intera
64L’alma e la mente.

Durar nel ferro il giovin corpo altiero,
Vegliar le notti gelide, ed immoti
Prostrare a morte libera devoti
68Marte straniero,

Fûr loro studi. Poi con man trattando,
Con trïonfale mano, e lane e sete,
Appesi a la domestica parete
72L’asta ed il brando,

A le pie mogli dissero le dure
Fortune de le pugne, ulte le offese
Ne le barbare torme al pian distese,
76E le paure

De le regie consorti e gli anelanti
Sogni su ’l fato del signor. Pietose
De i dolori non suoi piangean le spose
80Memori pianti.

Ma il figliuoletto, le domate squadre
Seco pensando ed il clamor di guerra,
Con occhio ingordo riguardò da terra
84L’armi del padre;

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