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Di farfalle acconciate
Con passerotti lessi a gran diletto
17Una bertuccia faceva il guazzetto;
E di quel suo brodetto
Die’ bere piú d’un tratto al Nardi e al Gello,
20Che per ammenda tolsergli il cappello
Dove tenea ’l cervello
E diederlo a beccare a un fottivento
23Che dopo il pasto si morí di stento.
Or ecco un gran concento
Di fischi e bussi pauroso e strano:
26E’ vengono i pedanti a mano a mano,
E pigliano il soldano
E la bertuccia e il pappagal babbione,
29E spettacol ne fanno entro un gabbione,
Dicendo a le persone
— O buona gente, venite a la mostra:
32Questi son gli occhi de la lingua nostra. —
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