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XCII.

ALLA CROCE DI SAVOIA


Già levata ne gli spaldi
De’ castelli subalpini,
Tra le selve ardue de’ pini
4Ondeggianti a l’aquilon;
  De’ marchesi austeri e baldi
Fiammeggiante ne i brocchieri,
Quando i ferrei cavalieri
8Ruinaro a la tenzon;

Come bella, o argentea Croce,
Splendi a gli occhi e arridi a’ cuori
Su ’l Palagio de’ Priori
12Ne la libera città;
  Dove il secolo feroce,
Posta giú l’únnica asprezza,
Rivestí di gentilezza
16La romana libertà.

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