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XVII.

IN MORTE DI G.B. NICCOLINI


Fra terra e ciel su l’Aventin famoso
Secreto un tempio de’ mortali al guardo
D’altro e purpureo lume adorno splende:
Lí non caliga il fumo sanguinoso
5Di Vatican, cede il clamor bugiardo
Al silenzio che tutto il luogo prende:
Però ch’eterno il tuo foco s’accende
Ivi, italica Vesta, e l’aura e il seme
De gli spiriti magni, e le faville
10Onde a le nostre ville
Inesausta d’onor la vampa freme
E petti incende a mille
E i civili dettati illustra e i carmi
E folgora i tiranni e move l’armi.

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