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III.


Disse, e movea. Come ne’ turbin torti
Groppo di nubi rapide su’ venti,
De’ magnanimi eroi di vita spenti
4Seguían l’ombre partite in due coorti.

Gli uni, in pruove di guerra anime forti,
Scendean sinistri vèr’ le adriache genti:
Oh, quando i vivi a te salvar son lenti,
8Sacra Italia, per te pugnino i morti!

Gli altri, a filosofar menti divine,
Dietro il poeta che splendea primiero
11Le famose attingean rive latine.

Quel che avvenne, non so: ma tosto, io spero,
Rifiorita d’onor su le ruine
14Roma libera fia da l’adultèro.



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