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III.
PER EDUARDO CORAZZINI
morto delle ferite ricevute
nella campagna romana del mdccclxvii
Dunque d’Europa nel servil destino
Tu il riso atroce e santo,
O di Ferney signore, e, cittadino
4Tu di Ginevra, il pianto
Messaggeri invïaste, onde gioioso
Abbatté poi Parigi
E la nera Bastiglia e il radïoso
8Scettro di san Luigi;
Dunque, tra ’l ferro e ’l fuoco, al piano, al monte,
Cantando in fieri accenti,
Co’ piedi scalzi e la vittoria in fronte
12E le bandiere a’ venti,
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