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XIII.
IN MORTE DI GIOVANNI CAIROLI
O Villagloria, da Cremera, quando
La luna i colli ammanta,
A te vengono i Fabi, ed ammirando
4Parlan de’ tuoi settanta.
Tinto del proprio e del fraterno sangue
Giovanni, ultimo amore
De la madre, nel seno almo le langue,
8Caro italico fiore.
Il capo omai da l’atra morte avvolto
Levasi; ed improvviso
Trema su ’l bianco ed affilato volto
12L’aleggiar d’un sorriso.
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