< Pagina:Poesie (Carducci).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

giambi ed epodi 443

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Poesie (Carducci).djvu{{padleft:469|3|0]]



Se non che dietro rugge
La marea de la vita,
E l’anima che fugge
Chiama a la via smarrita:
In su l’aspro sentiero
90Tornate, o sposi, e al vero.

Da i vostri amori, o prode
Gioventú di mia terra,
A la forza e a la frode
Esca perenne guerra,
Esca a l’italo sole
96Una robusta prole;

E il sano occhio nel giorno
Del ver fisi giocondo,
E tutto a lei dintorno
Rida libero il mondo.
Non è divino fato
102Il dolore e il peccato.

A l’armi, a l’armi, o amore!
Tu puoi, tu sol, cotanto!
Se questa speme in core
Io porti, ancora il canto
Da l’anima ferita
108Gitterò ne la vita;

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.