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IX.
IL BOVE
T’amo, o pio bove; e mite un sentimento
Di vigore e di pace al cor m’infondi,
O che solenne come un monumento
4Tu guardi i campi liberi e fecondi,
O che al giogo inchinandoti contento
L’agil opra de l’uom grave secondi:
Ei t’esorta e ti punge, e tu co ’l lento
8Giro de’ pazïenti occhi rispondi.
Da la larga narice umida e nera
Fuma il tuo spirto, e come un inno lieto
11Il mugghio nel sereno aer si perde;
E del grave occhio glauco entro l’austera
Dolcezza si rispecchia ampïo e quïeto
14Il divino del pian silenzio verde.
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