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XIV.

SAN GIORGIO DI DONATELLO


Siede novembre su le vie festanti
Ove il maggio s’aprí de’ miei pensieri,
E spettral ne la nebbia alza i giganti
4Templi la tua città, Dante Alighieri.

Meglio cosí; ch’io non mi vegga avanti
Gli academici Lapi e i Bindi artieri:
Io vo’ vedere il cavalier de’ santi,
8Il santo io vo’ veder de’ cavalieri.

Forza di gioventú lieta da’ marmi
Fiorente, ch’ogni loda a dietro lassi
11D’achei scalpelli e di toscani carmi,

Degno, San Giorgio (oh con quest’occhi lassi
Il vedess’io), che innanzi a te ne l’armi
14Un popolo d’eroi vincente passi.



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