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LXI.
AD ALESSANDRO D’ANCONA1
O de’ cognati e de i dispersi miti
Per la selva d’Europa indagatore,
Mentre tu nozze appresti e i dolci riti
4Affretti in cuore,
Io, dove ride al sol da l’infinito
Rincrespamento del ceruleo seno
E al ciel con echi mille e al breve lito
8Plaude il Tirreno,
E digradando giú dal colle aprico
Per biancheggiante di palagi traccia
La verde antica terra al glauco amico
12Porge le braccia,
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