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636 | rime nuove |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Poesie (Carducci).djvu{{padleft:662|3|0]]
In queste di salute aure frementi
Terse le nebbie de lo spirto impure,
Dato il cuore a gli amici e date a i venti
16Freschi le cure,
Anche una volta io qui libo a le dee
Che de la mente mia seggono in cima,
E t’accompagno le camene argee
20Con la mia rima.
Non io tinger vorrei di dotta polve
A la sposa il vel bianco ed i pensieri
Né schiuder quei che un’età grossa involve
24Grossi misteri.
Dannosa etade! Solitario mostro
La morte allor su ’l cieco mondo incombe
Con mille aspetti, e l’uomo esce dal chiostro
28Sol per le tombe.
Ne i boschi infuria e via per valli e gioghi
Una danza di forme atre e maligne
Ch’odiano il sole: l’orrida de’ roghi
32Vampa le tigne.
Da l’aspre torri e dal cenobio muto,
Dal folto domo d’irti steli inserto,
Par che la vita l’ultimo saluto
36Mandi al deserto.