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LXXIV.

ALL’AUTORE DEL MAGO4


O Severino, de’ tuoi canti il nido,
Il covo de’ tuoi sogni io ben lo so.
Ondeggiante di canape è l’infido
4Piano che sfugge al curvo Reno e al Po.

Da gli scopeti de la bassa landa
Pigro il pizzaccherin si rizza a volo:
Con gli strilli di chi mercé dimanda
8Levasi de le arzàgole lo stuolo,

Stampando l’ombra su per l’acqua lenta
Ove l’anguilla maturando sta.
Oh desio di canzoni, oh sonnolenta
12Smania di sogni ne l’immensità!

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