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XCIII.


Marciate, o de la patria incliti figli,
De i cannoni e de’ canti a l’armonia:
Il giorno de la gloria oggi i vermigli
4Vanni a la danza del valore apria.

Ingombra di paura e di scompigli
Al re di Prussia è del tornar la via:
Ricaccia gli emigrati a i vili esigli
8La fame il freddo e la dissenteria.

Livido su quel gran lago di fango
Guizza il tramonto, i colli d’un modesto
11Riso di sole attingono la gloria.

E da un gruppo d’oscuri esce Volfango
Goethe dicendo: Al mondo oggi da questo
14Luogo incomincia la novella storia.3



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