< Pagina:Poesie (Carducci).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
odi barbare | 815 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Poesie (Carducci).djvu{{padleft:841|3|0]]
IN UNA CHIESA GOTICA
Sorgono e in agili file dilungano
gl’immani ed ardui steli marmorei,
e ne la tenebra sacra somigliano
di giganti un esercito4
che guerra mediti con l’invisibile:
le arcate salgono chete, si slanciano
quindi a vol rapide, poi si rabbracciano
prone per l’alto e pendule.8
Ne la discordia cosí de gli uomini
di fra i barbarici tumulti salgono
a Dio gli aneliti di solinghe anime
che in lui si ricongiungono.12
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.