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odi barbare 841

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PER LA MORTE

DI NAPOLEONE EUGENIO


Questo la inconscia zagaglia barbara
prostrò, spegnendo li occhi di fulgida
vita sorrisi da i fantasmi
fluttuanti ne l’azzurro immenso.4

L’altro, di baci sazio in austriache
piume e sognante su l’albe gelide
le dïane e il rullo pugnace,
piegò come pallido giacinto.8

Ambo a le madri lungi; e le morbide
chiome fiorenti di puerizia
pareano aspettare anche il solco
de la materna carezza. In vece12

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