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odi barbare 883

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rasi a metà da la falce, in parte ancor mobili e biondi.12
Via per i solchi grigi le stoppie fumavano accese:
or sí or no veniva su per le aure umide il canto
de’ mietitori, lungo, lontano, piangevole, stanco:
grave l’afa stringeva l’aer, la marina, le piante.16
Io levai gli occhi al sole ― O lume superbo del mondo,
tu su la vita guardi com’ebro ciclope da l’alto! —
Gracchiarono i pavoni schernendomi tra i melograni,
e un vipistrello sperso passommi radendo su ’l capo.20




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