< Pagina:Poesie (De Amicis).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

— 113 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Poesie (De Amicis).djvu{{padleft:121|3|0]]

V.

E passeggiando pel gentil paese
Dove l’ulivo pio cullano i venti,
Penseremo ai fuggiti anni ridenti
E all’arte e al mondo che ci fu cortese;

Io dell’armi all’amor che un dì m’accese
E ai vaghi aspetti di lontane genti,
Tu al plauso antico dei teatri ardenti
E alla verde beltà del Canavese;

E agli amici dispersi, alle sonore
Cene, ai voli dell’estro adolescente,
Ed alle prime simpatie del core;

E poi, dato un sospiro a quei begli anni,
Torneremo a parlar placidamente
Di cedole, di tasse e di malanni.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.