< Pagina:Poesie (De Amicis).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 115 — |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Poesie (De Amicis).djvu{{padleft:123|3|0]]
VII.
Ma ho un anno più di te, Beppe, e son io
Che dirò addio pel primo alla marina;
E tu, dopo tanti anni, una mattina
Non sentirai più al fianco il braccio mio;
E già veggo il corteo tacito e pio
Lentamente calar da la collina,
E tu seguirlo con la fronte china,
— Addio — dicendo — vecchio amico, addio!
Quindi fra i ceri, in mezzo alla commossa
Folla, tu leggi soffocando il pianto
Qualche verso gentil su la mia fossa;
E poi torni a la villa afflitta e queta,
Ed apri al core de’ miei figli infranto
Il tuo bel cor di padre e di poeta.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.