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IV.

Madre, ho trent’anni, e già speranze e alteri
Proponimenti e sogni lusinghieri,
                    Tutto mi fugge, o cara;
Tutto dinanzi a me crolla e s’oscura;
Soltanto la tua candida figura
                    S’innalza e si rischiara.
                    Come ogni orgoglio mio
                    Al tuo cospetto muore!
                    Che povero scrittore
                    Dinanzi a te son io!

Ma tu guardi il mio cor, non la mia mente,
Madre, nei libri miei;
E pel mio cor tu sei
La mamma più gentil del continente.

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