< Pagina:Poesie (De Amicis).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

— 192 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Poesie (De Amicis).djvu{{padleft:200|3|0]]

A UN ALTRO CRITICO.


  Io non ti vidi mai: tu lo stiletto
Dell’odio nel mio cor vibri, furente;
Ed io taccio, — a tacer da una possente
Inesplicata simpatia costretto;

  E un fremito non ho d’ira nel petto,
E più t’avventi in me ferocemente
E più profondo, più gentil, più ardente
Sento nel sangue l’ostinato affetto;

  E mi sdegno talor, vile mi chiamo,
Cerco un insulto che nel cor ti tocchi,
E vilipendo il nome tuo.... ma t’amo;

  E sovente a te penso afflitto e muto,
E mi trema una lagrima negli occhi
Come al ricordo d’un fratel perduto.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.