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GRATITUDINE.


Tutto di sangue orribilmente intriso
Vidi un soldato a cui fuggìa la vita
E la campagna intorno era fiorita
Di fiori bianchi al pari del suo viso.

Accorsi, mi chinai; mi guardò fiso
Quasi incurante de la sua ferita,
E la pupilla tremula e smarrita
S’illuminò d’un rapido sorriso.

Io lo sostenni con cura amorosa,
Ma la sua bocca non profferse un detto;
L’occhio solo dicea: Tutto è finito.

Tastò intorno la terra sanguinosa,
Divelse un fior, me lo gittò sul petto
E ricadde sull’erba irrigidito.

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