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ELOQUENZA.


Giunto di corsa ai piè della salita
Quella faccia di bronzo d’un sergente
Voltò gl’irsuti baffi a la sua gente
E con voce gridò franca e spedita:

Evviva il Re! Viva l’Italia unita!
Piombiamo sul tedesco prepotente!
Tutta l’Italia è qui viva e presente
Al sacrificio de la nostra vita!

Poi brontolò in confuso: — I ceppi infranti....
Dall’Alpi al mar.... l’onor de le bandiere....
I diritti d’Italia sacrosanti....

La sacrosanta legge del dovere...
— Poi bruscamente: Insomma, o andate avanti
O vi ci mando a calci nel sedere.

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