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IV.

Eccolo lì, la faccia proibita,
Eccolo lì nel bagno ignudo nato,
Un vero Apollo in piccolo formato,
Una candida rosa inumidita.

Ahimè! si spezzerebbe con le dita
Questo piccolo corpo idolatrato!
A che tenue e sottil filo ho legato
Il mio amor, la mia forza e la mia vita!

Ma un giorno egli sarà saldo e possente
Ed io, superbo, lascierò la canna
Quando usciremo insieme tra la gente.

Ridi e spruzzami, sì, povero putto,
Povero corpicino alto una spanna,
Povero nulla che per me sei tutto.

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