< Pagina:Poesie (De Amicis).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 16 — |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Poesie (De Amicis).djvu{{padleft:24|3|0]]
II.
Ma è bello quando in mille onde ruenti
L’esercito feroce il campo invade,
A masse a gruppi, a file occulte e rade,
A inaspettati vortici lucenti.
Passan nel piano, turbini viventi,
I sonanti squadroni irti di spade,
E ne la polve de le bianche strade
Ondeggiano i pesanti reggimenti.
Lì una colonna sopra un verde clivo
Di foschi bersaglieri impazienti
Tremola tutta come argento vivo;
Lassù di lancie il monte s’incorona.
La valle qui sotto le rote ardenti
De le veloci batterie risona.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.