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III.

Oh l’eco de le musiche guerriere
Che risona pei campi in quegli istanti,
Che vigoría trasfonde ai corpi affranti,
Che raggi accende ne le fronti nere!

Suonano in quei concenti le preghiere
De le madri deserte e palpitanti,
Grida amorose di lontane amanti,
E parole di padri alte e severe.

Vola per l’aere aperto l’armonia
Consolatrice, e ogni anima si sente
Più serena, più franca e più gagliarda;

E il contadino che a morir s’avvia,
Pensando al borgo suo, furtivamente
Terge una stilla che non è codarda.

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