< Pagina:Poesie (De Amicis).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 247 — |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Poesie (De Amicis).djvu{{padleft:255|3|0]]
CARITÀ ALLA MODA.
(lettera d'un proprietario).
Poiché la nostra valle prediletta
Più d’ogni altra quest’anno il nembo offeso,
Onde i villani afflitti del paese
Un desolato orrido inverno aspetta,
Lettore assiduo della sua Gazzetta
A Lei propongo, direttor cortese,
Che sempre il grido degli afflitti intese,
D’aprir per quei tapini una colletta
Stampi lo scritto mio: varrà, lo spero,
Dei generosi a suscitar l’ardore;
E pubblichi il mio nome per intero.
Pane al tapino che di fame spira!
Questo sia il grido d’ogni onesto core.
Intanto le spedisco mezza lira.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.