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LA LETTERATA.


Io mi levo ogni dì verso le sei
E divoro una cantica di Dante,
E più lo studio, e più mi par gigante,
E più lo leggo, e più lo leggerei.

Poi scrivo (non lo dico altro che a lei)
Qualcosa per la Giovine elegante;
Poi vo a sentire il professor Cascante
E a girellare un po’ per i musei.

Verso le sette torno a casa a pranzo,
Apro un giornale, butto giù un sonetto,
Sfoglio l’Antologia, leggo un romanzo;

E vo’ innanzi così sino a dieci ore,
E poi mi porto quasi sempre a letto
Qualche peota o qualche prosatore.

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