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SONETTO

Allor che Giuda di furor satollo
  Piombò dal ramo, rapido si mosse
  Il tutelar suo Demone, e scontrollo
  4Battendo l'ali fumiganti, e rosse;

E per la fune, che gli strinse il collo
  Giù nel bollor delle roventi fosse
  Appena con le forti unghie avventollo,
  8Ch’arser le carni, e sibilaron l’osse.

E giunto nell’ignivoma bufèra
  Lo stesso orribil Satano fu visto
  11L’accigliata spianar fronte severa:

Poi fra le braccia incatenò quel Tristo,
  E con la bocca sfavillante, e nera
  14Gli rese il bacio, ch’avea dato a Cristo.

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