< Pagina:Poesie varie (Pascoli).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
1882-1895 | 105 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Poesie varie (Pascoli).djvu{{padleft:127|3|0]]
A MARIA12
che l’accompagnò alla stazione
Non sono io forse il piccolo Giovanni
che sua mamma accompagna alla stazione?
Essa gli ha messo in ordine i suoi panni,
4i suoi colletti, le camicie buone.
Esso va, solo; solo va lontano
per aiutare la sua dolce madre,
vedova: ei deve a lei dare una mano
8per gli altri; agli altri deve far da padre.
E molte cose con sospir gli ha detto
nella soave e piana sua favella,
e già gli pose, con sospiro, al petto
12l’argentea croce di suo padre... quella...
Ed ora eccola al piè del nero treno,
piccola, con un pallido sorriso,
scarna, muta, pensosa; l’occhio, pieno
16di lagrime invisibili, in lui fiso.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.