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e avria forse deciso
65che il pomo infra di lor fosse diviso.

Ma, se vincer faralla,

a luí promise Giuno

farlo signor di ricco ampio paese:

a lui promise Palla
70farlo tal, che niuno

il vincerebbe in militari imprese.

E Venere a dir prese

di una certa regina,

che figlia era di Giove,
75la non piú vista altrove

assai rara bellezza e pellegrina:

chiamossi Elèna, ed era

nata da un ovo, io non so in qual maniera.

E gli promise, poi,
80che di tanta bellezza

felicissimo sposo ella il faria;

e seppe i detti suoi

d’amorosa dolcezza

sparger, da lui non piú sentita in pria.
85Ond’egH, che l’udia

dir si gioconde cose,

lusingatrice e scaltra,

di Giunone e dell’altra

le grandi offerte dal pensier depose:
90a lei die’ il pomo, ed ella

ottenne il vanto allor d’esser piú bella.

Cosi fra queste piante
or ve ne fosse alcuna
da’ cui rami un simil frutto pendesse;
95e qua venisser quante

v’ha pastorelle, e ognuna

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