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25Sola sui drappi serici

con maestá sedea
tal che in quel punto apparvemi
men donna assai che dea.

Piú bello il volto amabile,
30piú bello il sen parere

fean pel color contrario
l’opposte vesti nere.

Tal sul suo carro Venere
forse scorrea Citerá,
35da poi che Adon le tolsero

denti d’ingorda fera.

La bella intanto i lucidi
percote ampi cristalli,
l’auriga intende, e posano
40i docili cavalli.

Tosto m’appresso, e inchinomi
a quel leggiadro viso,
che s’adornò d’un facile
conquistator sorriso.

45Amor, di tua vittoria

come vorrei lagnarmi?
Chi mai dovea resistere,
potendo, a tue bell’armi?

In noi t’accrebbe imperio
50la destra man cortese,

che mossa dalle Grazie
a’ baci miei si stese.

Risvegliator di zefiri
ventaglio avea la manca,
55onde solca percotere

lieve la gota bianca.

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