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PEL BUSTO ERETTO AL MARCHESE VALOTTI,
GOVERNATORE DI GARFAGNANA.
Bella felicitá, dov’hai tu sede,
se pur dal ciel quaggiú volgesti Pali,
se, non degna di te, pur ti possiede
la turba de’ mortali?
5Te, meditando, le superbe scole
cercano investigar per lunghi studi;
e tu le tenebrose ardue parole,
diffidi dea, deludi.
Te fra cittá d’ozio e di lusso impure
10la eulta Europa e tra il fragore invita:
i vizi rei, le procellose cure
tu fuggi inorridita.
Sempre di senno e di ragion compagna,
te chiama invan con suono informe e crudo,
15dolente per l’ inospita campagna,
l’americano ignudo.
Ov’è senno e prudenza, ivi tu sei;
ove il pubblico ben modera il saggio,
ivi i contenti popoli tu bei
20col tuo celeste raggio.
Odo Appennin per la selvosa sponda
suonar di voci trionfali e liete:
Valotti, del tuo nome eco gioconda
l’immagine ripete.