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Pien d’ira e di minaccia
Tazio ergea sul Tarpeo l’ostil bandiera:
Giove invocasti, e la romana schiera
stette e converse al vincitor la faccia.
25Ma la sorte di Roma
dubbia ancor pende e del suo fato incerta.
Deh ! su l’arena, al gran cimento aperta,
scendi, e il nemico orgoglio abbatti e doma.
Nostro re, duce nostro,
30tanto potesti giá! Che non potrai
or, che, maggior del fato, oggi ti stai
nume immortai ne lo stellato chiostro?
Poeti minori del Settecento - 11.
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