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XI
AMORE PRINCIPIO DI SOCIETÀ
PER NOZZE.
Lunge i profani arretrinsi
al suon di sacre note,
che su le corde italiche,
di Febo sacerdote,
5oso a gioconde vergini
ed a maturi giovani svelar.
Voi pur, cui veste rigida,
de’ bei desir nemica,
stringe nel voto sterile
10di castitá pudica,
voi dal suon ritraetevi:
libero io parlo, e vuo* d’amor cantar.
Queir ardor, che ne l’anima
ventila sue facelle,
15è gentil foco etereo,
rapito da le stelle,
quando l’ardir titanio
l’ignea strada al gran furto carreggiò.
I piacer da lui sorgono
20quasi da fonte, e il riso;
sorgono i desir fervidi,
tutti fiamma nel viso;
sorge la speme credula
del voler mutuo che mentir non può.
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