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XIV - PKk UN VENETO PROCURATORE DI SAN MARCO 191

Secure ognor veleggiano
30d’Egeo tra i flutti infidi

le vaste navi, e cercano

d’Asia e d’ Egitto i lidi ;

poi tornan vincitrici

con gli odorosi balsami
35degli arabi felici.

Gente cui senno modera
ferma in suo stato posa,
non audace, non timida,
non invan minacciosa,
40a conservar tenace,

di conquistar non avida,
a preveder sagace.

Cadde per arme indomita
Sparta dai duri figli,
45e i cor feroci valsero

men che i lenti consigli.
Cadde Atene, e fu serva
la ròcca che con Cecrope
edificò Minerva.

50Spettacol miserabile

Roma ancor giacque al suolo:

a la terribil aquila

mancò l’artiglio e il volo,

e presser gli unni irsuti
55le inviolate ceneri

de’ Fabrizi e dei Bruti.

Ma su la base immobile
star dee Vinegia invitta,
sin che di e notte alternino
60la via nel ciel prescritta,

fin che di Nereo l’onde
ora in se stesse sorgano,
or cadan su le sponde.

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