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Ili

ALL’ANCELLA.

Dotta a dar leggi ed ordine

ai nastri, ai crini, a* nei,

abil per Lidia ed abile

piú per gli uffici miei,
5bruna Cipassi, ascoltami:

la mia speranza è in te.
Amo; e Lidia, la giovane

tua donna, è che mi piace;

e giá tre lune volsero
10ch’ardo a si cara face;

e per tre lune tacquesi

l’ardor celato in me.

Deh! se Amor mai non rendasi
a* desir tuoi severo

15(che non t’è forse incognito

il suo temuto impero),
deh! invan mercé non chieggati
l’innamorato cor.

Te (chi noi sa?) con Lidia

20ne’ dubbi piú secreti

spesso a consiglio accolgono
le tacite pareti:
qual vuoi, nel docil animo
tu sdegno infondi e amor.

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