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XII
PER LA NASCITA DEL PRIMOGENITO
DEL CONTE SANVITALE.
Primo son io che tento
pel tosco cielo intorno
mover l’arduo concento,
che giá pel Lazio, un giorno,
5l’immenso di Callimaco
emulator tentò:
e a te il consacro, amabile
germe d’eroi. Selene,
oggi che liete echeggiano
10per te l’arcadi avene,
che lungo il Taro ad Eaco
lo stesso Pan donò.
Viva speme di Trebbia,
fra mille ninfe e mille
15te bella i dèi formavano:
sono le tue pupille
involatrici ed arbitre
di pace e libertá.
Neve sul colle algente
20è il candor di tue membra;
raggio di sol nascente
la tua beltá rassembra;
tal che dea giá direbbeti
la favolosa etá.
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