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XVII

A FRANCESCO TERZO D’ESTE
PER LA STATUA ERETTAGLI DAI MODENESI.

Chi SU l’augusta mole
sacra al tuo nome volgerá le ciglia,
forse, facendo di stupor parole,
fra plauso e meraviglia
5dirá : — Qual mai potéo devoto ingegno

erger di patrio amor piú eterno pegno? —

Ma il re degli anni alato
torvo fin d’ora la sogguarda e passa;
ei che, ministro d’immutabil fato,
10gli archi e le torri abbassa;

ei che strugge gl’imperi e in nuda arena
sparsi ne soffre il nome e i resti a pena.

Spesso del ver son prive
e sculte note e forme in bronzo impresse:
15non al solo Traian pompe votive,

ma simulacri eresse
il Tebro, avvezzo a variar consiglio,
a Claudio imbelle e d’Enobarbo al figlio.

Ben di miglior ventura
20lieto è colui di cui la gloria e il nome

prendon le muse onnipossenti in cura:
su le province dome

qual dio regna Alessandro, e invidia intanto
al tessalo guerrier meonio canto.

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