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XXIV - ERGENDOSI UN BUSTO AL MARCHESE VALOTTI 295
In tua piú verde etade
precoci frutti di virtú matura
vidi, e stupii di giovin cor si retto.
De le greche contrade
60gli ardui volumi ove parlò natura
fúr de’ pensieri tuoi primo diletto:
o, se piú dolce oggetto
di studi t’allettò, spesso i lor vanti
a te spiegáro innanti
65il cigno di Sulmona, il venosino
e il violento parlator d’Arpino.
A pensier gravi inteso,
fra meditati fogli,
vedrai, canzone, il cavalier che onoro:
70porgi breve ristoro
a le sue cure, ed il rossor disciogli
onde modestia avrá il suo volto acceso:
poi spiega il tuo contento,
che l’italo valor non è ancor spento.
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