< Pagina:Poeti minori del Settecento II.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.

Come vegliáro intrepidi
la minacciata inglese!
Ma il Fato è sopra: inutile
60pietá si bella ei rese.

Scendea sul collo eburneo
parte del crine aurato,
per mano delle Veneri
ad arte inanellato.

65Questo, all’altera vergine

degli occhi suoi piú caro,
cadde improvvisa vittima
d’insidioso acciaro.

Ma sorgi ornai. S’involano
70l’ore, e la notte avanza:

vuoti i teatri affrettano
la sospirata danza.

Tu pensierosa or dubiti,
gemi e non hai parole:
75poi ti dorrá che rapido

turbi le veglie il sole.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.