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ONOFRIO MINZONI

I

SULLA MORTE DI GESÙ CRISTO.

Quando Gesú con l’ultimo lamento
schiuse le tombe e la montagna scosse,
Adamo rabbuffato e sonnolento
levò la testa e sovra i pie drizzosse.

Le torbide pupille intorno mosse
piene di meraviglia e di spavento,
e palpitando addimandò chi fosse
Lui, che pendeva insanguinato e spento.

Come lo seppe, alla rugosa fronte,
al crin canuto ed alle guance smorte
colla pentita man fé* danni ed onte.

Si volse lagrimando alla consorte,
e gridò si che rimbombonne il monte:
— Io, per te, diedi al mio Signor la morte!

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